Massoterapia
1.
Massoterapia
2.
Sfioramenti
3.
Frizioni
4.
Impastamenti
5.
M.T.P -
(Metodo Cyriax)
6.
Scuotimenti o
vibrazioni
1. Massoterapia
La massoterapia è un'arte
manuale che consta di una serie di manipolazioni che hanno come finalità la
cura di determinate patologie, principalmente a carico dell'apparato
locomotore. Una prima distinzione deve essere fatta tra massaggio estetico e massaggio
sportivo poiché, nonostante le tecniche di applicazione e le manovre siano le
stesse, differenti sono le finalità, gli obiettivi e con essi l'atto stesso
riabilitativo.
Le tre azioni principali
del massaggio che poi si traducono in effetti fisiologici sono:
a)
azione meccanica o diretta
b)
azione dinamica o indiretta
c)
azione riflessa
L'effetto meccanico
consiste nello spostare, allontanare dai tessuti muscolari gli essudati e gli
stravasi, spingendoli meccanicamente nel torrente circolatorio venoso e
linfatico. Tale azione è determinata dal terapista mediante precise
manipolazioni esercitate sul paziente. L'effetto fisiologico meccanico o
diretto modifica le aderenze cicatriziali, gli indurimenti articolari e stimola
le ghiandole sudorifere e sebacee. Conseguentemente e contemporaneamente vi è
l'effetto fisiologico dinamico o indiretto, perché l'azione meccanica determina,
con il movimento delle masse muscolari, un’ipertermia locale quindi generale, cui
segue un’iperemia con conseguente accelerazione del metabolismo generale ed
eccitamento delle funzioni nervose, muscolari, digestive e secretive.
L’azione riflessa è dovuta
alle stimolazioni di particolari recettori nervosi presenti nella cute, nei
muscoli e nei tendini, che trasmettono lo stimolo ricevuto al sistema nervoso
centrale, il quale a sua volta rimanda risposte vasomotorie e neurovegetative
che determinano modificazioni fisiologiche tramite un meccanismo di tipo
riflesso. L’azione riflessa non provoca solamente modificazioni nel distretto
corporeo sollecitato dalla manualità, ma anche una modificazione dello status
funzionale di organi lontani dal punto di stimolazione. Durante il massaggio,
il ritmo cardiaco, la respirazione ed il tono muscolare vengono globalmente
modificati.
Dalla combinazione di
queste tre azioni fisiologiche derivano tutti gli effetti benefici del
massaggio, dei quali vanno ricordati:
a)
l'eliminazione di tutte quelle sostanze nocive rappresentate dai
prodotti di scarto del lavoro cellulare dei vari tessuti (il più noto e'
l'acido lattico prodotto dalle cellule muscolari).
b)
l'eliminazione di stravasi ed essudati, ovvero di tutti quei liquidi che
occupano in eccesso gli spazi interstiziali.
c)
la diminuzione dell’ipertono muscolare, causa di elevate tensioni e
contratture muscolari.
Con le manovre del
massaggio pertanto, oltre a determinare un benefico effetto diretto sulla parte
del corpo trattato, si raggiunge un efficace ricambio sanguigno, spingendo il
sangue venoso verso il cuore da dove, attraverso la piccola circolazione
(cuore-polmoni) dove il sangue, arricchito di ossigeno, viene ridistribuito a tutto
l'organismo che ne trae beneficio.
Le principali indicazioni
del massaggio sono: ipotrofia muscolare da non uso, dolori mialgici, muscoli
ipotonici, contratture muscolari in genere, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie e
tutti quei processi dolorosi in fase non-acuta.
Le controindicazioni
assolute per cui è fatto divieto di operare sono le seguenti: stati febbrili,
malattie infettive in fase acuta, forme tubercolari, neoplasie, ipertensione
endocranica, flebiti e tromboflebiti, scompensi cardio-circolatori, vene
varicose, lussazioni e versamenti endoarticolari, ciclo mestruale in atto, soggetti
in corso di crescita.
Le controindicazioni
relative sono quelle in cui è richiesto il parere del medico e sono: malattie
della pelle in genere, malattie la cui eziologia e' oscura, emofilia, litiasi
biliare e renale, ipertensione arteriosa ed in parte fratture diafisarie.
Le manovre fondamentali
del massaggio sono: lo sfioramento, l'impastamento, la frizione, la pressione,
la percussione e lo scuotimento o vibrazione; a queste sei manovre principali
entrano di diritto gli stiramenti e le succussioni o scuotimenti.
2. Sfioramenti
Lo sfioramento è la
manovra con cui si inizia ogni seduta di massaggio e con cui termina la stessa
seduta. La sua azione è superficiale (cute e sottocute). Si hanno due tipi di
sfioramento in rapporto alle masse muscolari da trattare: sfioramento
longitudinale e sfioramento rotatorio. Il primo va eseguito principalmente
sugli arti le cui masse muscolari sono allungate e rotondeggianti, il secondo in
presenza di muscoli piatti e larghi, come il dorso o l'addome. La manovra
inizia dalla zona distale degli arti e si conclude alla radice degli stessi. La
scelta della modalità di sfioramento verrà fatta dall'operatore in base alle
particolari condizioni del paziente: età, sesso, robustezza, zona da trattare,
ecc... Può essere esercitata col palmo delle mani, a mano piena, con i
polpastrelli delle dita, con il dorso delle mani o delle dita.
In quanto manovra più
leggera, è in assoluto la più tollerabile dal paziente, quella che dà maggior
sollievo.
Gli effetti determinati da
questa manovra sono essenzialmente due.
a)
Effetto vaso-dilatatorio: a causa dello sfioramento si determina un calore
sufficiente a dilatare i capillari presenti in grande quantità nella cute e nel
sottocute, si ha pertanto un’iperemia cutanea.
b)
Effetto nervoso: lo sfioramento produce una sorta di anestesia sulle ultime terminazioni
nervose della zona trattata. Le cellule nervose di questi tessuti dapprima
vengono stimolate ed eccitate per poi di riflesso produrre una gradevole
sensazione di rilassamento in tutta la regione sottoposta a trattamento.
3. Frizioni
La frizione è una specie
di sfioramento, dal quale differisce per la maggior energia, pressione e
velocità di esecuzione. Il suo effetto è uno sviluppo massimale di calore fino
ai livelli più profondi con conseguente vasodilatazione quindi iperermia.
Le frizioni trovano
particolare impiego nel trattamento degli ispessimenti capsulari, sui tessuti
cicatriziali e facilita inoltre il riassorbimento di alcune infiltrazioni
patologiche come cellulite e pannicoliti.
4. Impastamenti
L’impastamento esercita
un’azione profonda che giunge fino alle masse muscolari. La sua azione
meccanica provoca lo spostamento delle fibre e la rimozione dei materiali di
rifiuto (scorie del lavoro cellulare,
essudati, stravasi, liquidi interstiziali ecc...) che vengono così spinti ed
eliminati mediante gli apparati preposti a tale funzione (ghiandole sudoripare,
vescica, ecc.). La sua azione dinamica, oltre a riscaldare la massa muscolare,
ne determina la dilatazione della fitta rete vasale contribuendo a migliorare
la circolazione del sangue a livello generale e in particolare sulla zona
trattata. Si ha in tal modo un maggior afflusso di sangue arterioso e un
miglior nutrimento della fibra stessa. Dalla combinazione di queste azioni
(meccanica e dinamica) l'impastamento trova primaria indicazione in tutti i
casi di atrofia muscolare, ipotrofia da non uso, per accelerare i tempi di
recupero dalla fatica muscolare, dopo prestazioni sportive, per allontanare
infiltrati e stravasi, ecc. L’impastamento può essere eseguito a mano piena in
senso longitudinale o trasversale.
5. M.T.P (Metodo Cyriax)
Il dottor James Cyriax
è il "fondatore" della Medicina Ortopedica,
specialità che si occupa della diagnosi e terapia delle lesioni dei tessuti
molli dell'apparato locomotore. Il metodo Cyriax è la scienza medica che
concerne la diagnosi e la terapia di lesioni dei tessuti molli e
muscolo-tendinei, utile soprattutto dove le diagnosi sono vaghe, le terapie
inefficaci e le patologie si cronicizzano.
Il tipo di medicina
descritto dal dottor Cyriax è caratterizzato da due elementi principali:
a)
Una diagnosi precisa attraverso anamnesi, ispezione, esame funzionale
(costituito prevalentemente da test passivi e contro resistenza), palpazione.
b)
Il trattamento terapeutico specifico per la maggior parte delle lesioni,
che si effettua con la mobilizzazione trasversa profonda, la manipolazione, lo
stiramento e la trazione.
La terapia di Cyriax consiste
nel "massaggio trasversale profondo", ovvero che muove
trasversalmente le fibre muscolari, senza la componente longitudinale, per
prevenire o "sciogliere" le formazioni di aderenze.
Il suo principale effetto
è un’iperemia che per stimolazione dei meccanorecettori S viene percepita dal
paziente come analgesia temporanea.
6. Scuotimento o Vibrazioni
Lo scuotimento è una
manovra che impegna particolarmente l’operatore in quanto trasmette alla zona
da trattare una sensazione piacevole di tremolio uniforme e continuo. Le vibrazioni
agiscono con azione fisiologica diretta e indiretta. Per via diretta hanno un
effetto stimolante sulla attività muscolare e azione sedativa sull'eccitabilità
dei nervi. Per via indiretta esse diminuiscono la frequenza del polso, elevano
la tensione delle pareti arteriose e quindi la pressione totale del sangue. Il
miglior impegno delle vibrazioni si ha sul decorso dei nervi, sulla regione
cardiaca, sull'utero e sullo stomaco, sul collo e sulla testa. La manovra se
ben eseguita equivale a un passaggio di corrente elettrica aiutando l’impulso
nervoso nel suo decorso. In ogni caso la manovra è molto impegnativa e
stancante per l’operatore e oggi si preferisce attuarla con mezzi meccanici, i
quali appunto i vibratori elettrici, che in questo caso sostituiscono la mano
dell'uomo.